Il 18 gennaio 2024 è stato approvato definitivamente il Contratto Scuola 2019-2021, formalmente CCNL Istruzione e Ricerca, che era stato siglato in modo parziale nel mese di novembre 2022. Gli effetti delle modifiche cominciano a manifestarsi a partire dal giorno 19 gennaio 2024, fatta eccezione per alcune clausole contrattuali specifiche la cui validità è indicata nel dettaglio del contratto stesso.
Il Contratto Scuola, già vicino alla prossima scadenza del triennio 2022-2024, introduce diverse innovazioni in merito a compensi, indennità, congedi e mobilità, tra le quali spiccano alcune elencate di seguito.
1. Per i lavoratori precari: viene riconosciuto il diritto a usufruire di tre giorni di permesso retribuito, rappresentando un importante beneficio per questa categoria di dipendenti.
2. Per i docenti: viene formalmente riconosciuta l'attività di formazione come parte integrante del servizio, conferendo un riconoscimento ufficiale all'importanza della formazione continua per il personale insegnante.
3. Per il personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario): si procede con la revisione dell'ordinamento professionale, indicando un processo di aggiornamento e adeguamento delle regole che disciplinano questa categoria di lavoratori.
Queste modifiche rappresentano un passo significativo verso un miglioramento delle condizioni lavorative e dei diritti dei dipendenti nel rispetto del nuovo CCNL, evidenziando un impegno nei confronti di diverse categorie professionali all'interno del contesto lavorativo.
Aspetti retributivi
Retribuzioni per Docenti e Personale ATA
Per quanto concerne gli aspetti economici, la maggior parte degli incrementi salariali è stata già assegnata mediante l'anticipazione contrattuale lo scorso dicembre 2022. Con la firma definitiva del contratto, viene ora distribuita la parte residuale delle risorse, che per il personale docente e ATA della scuola si traduce in un aumento della Retribuzione di Posizione (RPD) per i docenti (mediamente 13 euro al mese), del Compenso Individuale di Attribuzione (CIA) per gli ATA (mediamente 6 euro al mese) e dell'indennità dei Dirigenti Scolastici di Grado Amministrativo (DSGA) (65 euro al mese) con relativi arretrati a partire da gennaio 2022. Complessivamente, l'incremento medio ottenuto con il rinnovo contrattuale 2019-2022 ammonta a 110 euro al mese.
Una tantum
A tutto il personale in servizio nell'anno scolastico 2022/2023, inclusi i supplenti annuali, è stato corrisposto un emolumento una tantum per l'anno 2023, pari a 63,84 euro per i docenti e 44,11 euro per il personale ATA.
Compensi per attività aggiuntive e indennità
Dal 1° gennaio 2024, tutte le misure dei compensi orari per le attività aggiuntive al normale orario d'obbligo del personale docente e ATA sono state incrementate del 10%, da liquidare a carico del Fondo di Mantenimento e Offerta Formativa (FMOF). Inoltre, sono state aumentate le misure delle indennità per bilinguismo e trilinguismo, lavoro notturno e/o festivo spettanti al personale educativo e ATA delle istituzioni educative. L'indennità di direzione per i DSGA parte variabile sarà integrata durante la contrattazione integrativa nazionale, utilizzando anche le risorse della legge 160/2019 per la valorizzazione del personale scolastico.
Posizioni economiche ATA
Le importi annuali della prima e della seconda posizione economica del personale ATA sono stati aumentati rispettivamente di 100 euro e 200 euro. La validità dei nuovi importi è retroattiva a partire dal mese di maggio 2023, coincidendo con l'entrata in vigore del nuovo sistema di classificazione.
Altre novità
Il Contratto Scuola riporta diverse novità e miglioramenti per il personale precario docente ed ATA nel contesto scolastico. Di seguito le principali modifiche.
- Permessi retribuiti: Il personale docente, educativo ed ATA con contratto a tempo determinato per l'intero anno scolastico o fino al termine delle attività ha diritto a tre giorni di permesso retribuito, documentabili tramite autocertificazione. Per il personale ATA, tali permessi possono essere fruiti anche ad ore.
- Congedi: Si introducono congedi obbligatori di paternità, estendendo il periodo di congedo parentale senza riduzione delle ferie. Si riconosce il diritto di partecipazione alle procedure di mobilità per genitori con figli fino a 12 anni e caregiver di familiare disabile.
- Congedi per donne vittime di violenza: Si estende a 120 giorni il diritto di astenersi dal lavoro per le donne in un percorso di protezione certificato, con trattamento economico equiparato al congedo di maternità.
- Transizione di genere: Si riconosce l'identità alias per il benessere psicofisico dei lavoratori transgender, garantendo un ambiente inclusivo.
- Comunità educante e democratica: Si sottolinea che la scuola è una comunità democratica, improntata al rispetto delle norme generali sull'istruzione.
- Contratti a tempo determinato: Si ampliano le possibilità per il personale docente e ATA di accettare supplenze annuali su posti diversi, favorendo la flessibilità.
- Formazione per docenti: La partecipazione alle attività di formazione è considerata servizio, con la possibilità di usufruire di cinque giorni di esonero dal servizio e sostituzione.
- Lavoro a distanza per ATA: Si regolamenta il lavoro a distanza, introducendo modalità di lavoro agile e da remoto, con identificazione delle attività adatte a questa modalità.
- Nuovo sistema di classificazione ATA: Si introduce un nuovo sistema di classificazione del personale ATA con quattro aree e aggiornamento dei profili professionali.
- Incarichi specifici per ATA: Si potenziano gli incarichi specifici, riconoscendo un'indennità nazionale per compiti di particolare rilevanza svolti dal personale degli operatori e dei collaboratori scolastici.
- Indennità di disagio per AT del primo ciclo: Si prevede un'indennità specifica per il personale amministrativo tecnico del primo ciclo che lavora su più sedi.
- Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale: Si specifica che la certificazione internazionale di alfabetizzazione informatica deve provenire da un ente accreditato.
- Possesso di laurea magistrale per DSGA: Si conferma il requisito della laurea magistrale per l'accesso alla funzione di DSGA.