Firmata l'Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Istruzione e Ricerca per quasi 1.200.000 dipendenti che confluiscono dai precedenti comparti Scuola, Enti di ricerca, Università, Accademie e Conservatori.
Il nuovo contratto si riferisce agli anni 2016, 2017 e 2018 e riconosce aumenti da 84,00 a 111,00 euro mensili.
Il personale interessato riceverà in busta paga gli arretrati e gli incrementi stipendiali al termine dell'iter procedurale di controllo del testo contrattuale.
L'intesa siglata è costituita da una parte comune contenente le disposizioni applicabili a tutto il personale del comparto e da specifiche sezioni riferite ai singoli settori.
In materia di relazioni sindacali, il contratto definisce nuove regole semplificate che valorizzano gli istituti della partecipazione sindacale.
Sotto il profilo normativo, è stata elaborata una nuova disciplina per alcuni istituti del rapporto di lavoro tra cui quelli, del tutto nuovi, previsti per l'effettuazione di visite specialistiche ed esami diagnostici. Di particolare rilevanza, è, inoltre, l'introduzione della disciplina delle ferie solidali, che consente ai dipendenti con figli minori in gravi condizioni di salute, che necessitino di una particolare assistenza, di poter utilizzare le ferie cedute da altri lavoratori. Altre novità rilevanti riguardano le tutele introdotte per le donne vittime di violenza le quali, oltre al riconoscimento di appositi congedi retribuiti, potranno avvalersi anche di una speciale aspettativa.
Nel settore Scuola è stata data molta importanza all'esigenza di garantire il principio della continuità didattica. Infatti viene prevista la permanenza dei docenti per almeno tre anni nella istituzione scolastica di titolarità, come previsto dalla legge n. 107 del 2015. Ciò andrà a vantaggio delle studentesse e degli studenti, che potranno contare sulla presenza, per più anni, dello stesso insegnante.